Mi presento sono la “ragazza innamorata dell’amore”
È così che piace definirmi, una fabbricante di sogni in arte “ChiroFlowers”.
“Diari di una sognatrice” nasce proprio da questa necessità di “ritornare” a sognare, ritrovare quei sogni ormai dimenticati in un cassetto e nascosti da una quotidianità logorante e marcia.

Perché dunque scrivere un libro?
Più che un libro è un insieme di diari e fotografie suddivise in “Sogni – Ricordi – Dialoghi”
Pensieri personali, emozioni e sensazioni da condividere con il mondo esterno e con tutti i lettori che avranno la voglia di immergersi, di accostarsi anche solo per sbaglio o semplice curiosità in queste dinamiche sentimentali che mi hanno coinvolta in prima persona, in questo percorso comunemente chiamato “vita”.

Fotografare e scrivere sono le mie due passioni più grandi
I miei diari e le mie foto diventano francobolli d’amore durante i miei viaggi
Questa mia “dipendenza” assoluta di sentirmi libera, libera di esprimermi e di esser completamente me stessa posso esternarla solo e unicamente attraverso i miei scatti e i miei scritti.
Come diceva il buon vecchio Sigmund Freud “Il pazzo è un sognatore sveglio”.

Mi presento sono la “ragazza innamorata dell’amore”
È così che piace definirmi, una fabbricante di sogni in arte “ChiroFlowers”.
“Diari di una sognatrice” nasce proprio da questa necessità di “ritornare” a sognare, ritrovare quei sogni ormai dimenticati in un cassetto e nascosti da una quotidianità logorante e marcia.

Perché dunque scrivere un libro?
Più che un libro è un insieme di diari e fotografie suddivise in “Sogni – Ricordi – Dialoghi”
Pensieri personali, emozioni e sensazioni da condividere con il mondo esterno e con tutti i lettori che avranno la voglia di immergersi, di accostarsi anche solo per sbaglio o semplice curiosità in queste dinamiche sentimentali che mi hanno coinvolta in prima persona, in questo percorso comunemente chiamato “vita”.

Fotografare e scrivere sono le mie due passioni più grandi
I miei diari e le mie foto diventano francobolli d’amore durante i miei viaggi
Questa mia “dipendenza” assoluta di sentirmi libera, libera di esprimermi e di esser completamente me stessa posso esternarla solo e unicamente attraverso i miei scatti e i miei scritti.
Come diceva il buon vecchio Sigmund Freud “Il pazzo è un sognatore sveglio”.